Cinema

I 100 film da salvare

Restituire al cinema la sua vocazione popolare, parafrasando gli anni in cui si scendeva tutti giù in piazza portandosi la sedia da casa.

Considerando il condominio un microcosmo che riflette l’indifferenza della società, l’arena, la rassegna, i festival vogliono essere un luogo di incontro anche per poche ore con altre persone che si sfiorano troppo presto senza nemmeno salutarsi.

l cinema per cui vale la pena scendere in campo, si continua a fare, sta la fuori basta vederlo e allora proviamo a citare alcuni dei film da salvare:

  • Sergio Leone: C’era una volta l’america – C’era una volta il west – Il buono il brutto e il cattivo – Per un pugno di dollari;
  • Elio Petri: Indagine di un cittadino al di sopra di ogni sospetto – La classe operaia va in paradiso;
  • Mario Monicelli: I soliti ignoti, L’armata Brancaleone – La grande guerra – Amici miei – Un borghese piccolo piccolo – La ragazza con la pistola – Guardie e ladri;
  • Federico Fellini: Amarcord – 8 1/2-La dolce vita – I vitelloni;
  • Dino Risi: Il sorpasso – Una vita difficile – I mostri;
  • Ludovico Visconti: Il gattopardo – Rocco e suoi fratelli – Bellissima – Morte a Venezia – Senso;
  • Roberto Rossellini: Roma città aperta – Germania anno zero – Paisà – Viaggio in Italia – Il generale della Rovere;
  • Vittorio De Sica: Ladri di biciclette – Umberto D – Miracolo a Milano – La Ciociara – Il Giardino dei Finzi Contini;
  • Ettore Scola: Una giornata particolare – C’eravamo tanto amati – La terrazza;
  • Marco Tullio Giordana: I 100 passi;
  • Roberto Benigni: La vita è bella – Non ci resta che piangere;
  • Giuseppe Tornatore: Nuovo cinema paradiso – La migliore offerta;
  • Nanni Moretti: Caro Diario – Ecce bombo – La messa è finita – Palombella rossa – La stanza del figlio;
  • Michelangelo Antonioni: Blow up – Zabrisk point – Professione reporter – L’avventura – L’eclisse;
  • Gillo Pontecorvo: La battaglia di Algeri;
  • Pier Paolo Pasolini: Il Vangelo secondo Matteo – Accattone – Mamma Roma – Salò e le 120 giornate di Sodoma;
  • Pietro Germi: Divorzio all’italiana – Il ferroviere – Signore e signori;
  • Ponzi: Io Chiara e lo scuro;
  • Gabriele Salvatores: Mediterraneo – Io non ho paura;
  • Silvio Soldini: Pani e Tulipani;
  • Paolo Sorrentino: Le conseguenze dell’amore – La grande bellezza – Il divo;
  • Ermanno Olmi: L’albero degli zoccoli – Il mestiere delle armi – La leggenda del santo bevitore – Torneranno i prati;
  • Radford: Il postino;
  • Francesco Rosi: le mani sulla città – Il caso Mattei;
  • Paolo e Vittorio Taviani: La notte di san Lorenzo – Cesare deve morire;
  • Antonio Pietrangeli: Io la conoscevo bene;
  • Marco Ferreri: La grande abbuffata – Dillinger è morto;
  • Camillo Mastrocinque: Totò Peppino e la malafemmina – La banda degli onesti;
  • Daniele Vicari: Diaz;
  • Giuliano Montaldo: Sacco e Vanzetti;
  • Salce: Fantozzi;
  • Matteo Garrone: Gomorra;
  • Massimo Troisi: Ricomincio da tre;
  • Ferzan Ozpetek: Le fate ignoranti;
  • Nanny Loy: Audace colpo dei soliti ignoti;
  • Dario Argento: Profondo Rosso;
  • Zurlini: La prima notte di quiete;
  • Giorgio Diritti: Il vento fa il suo giro – L’uomo che verrà;
  • Luigi Comencini: Tutti a casa – Le avventure di Pinocchio;
  • Vittorio De Seta: Diario di un maestro;
  • Lina Wertmuller: Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto;
  • Mario Mattioli: Miseria e nobiltà;
  • Magni: In nome del Papa Re.

A questi bisogna aggiungere “i film più belli della sua vita” di Antonio Monda, direttore della Festa del Cinema di Roma, che sono: Luci della città di Charlie Chaplin, Le notti di cabiria di Federico Fellini, Il padrino di Francis Ford Coppola, I sette samurai di Akiri Kurosawa, La finestra sul cortile di Alfred Hitchcook.

Quindi in questo tempo di casalinga dimora forzata, sono sicuro che un film da gustare in un comodo divano stasera lo troverete.