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“IL PRESIDENTE LICCASARDA”, metafora di una realtà corrotta e ipocrita

“Il Presidente Liccasarda”, edito da Iseaf Books, è l’ultimo romanzo del poliedrico autore sambucese Enzo Randazzo, ambientato nella Sicilia del secondo Novecento, ma incredibilmente attuale e simile all’Italia di oggi per l’incomparabile lotta tra potentini locali e governanti illuminati, fatti fuori in nome di vecchi e nuovi privilegi. Il romanzo mette a nudo le logiche della politica di ieri e di oggi, rivelando quanto queste siano lontane dai bisogni dei cittadini. Ironico e pungente, Randazzo costruisce la narrazione sull’inganno: apparentemente il contesto potrebbe sembrare semplice, ma nella trama si inseriscono elementi storici, filosofici e rimandi poetici.
Il presidente Liccasarda è un politico nato nell’Italia degli anni Settanta, capace di trasformare l’ideale in compromesso, si fa largo tra appalti, raccomandazioni e spintarelle per approdare, ammaccato ma indenne, nell’Italia contemporanea. E’ un giovane avvocato, brillante ma povero, che si candida alla Camera con un programma rivoluzionario, sostenuto da un gruppo di amici idealisti e sognatori. Nel corso della campagna elettorale incontra personaggi spregiudicati che lo aiutano a vincere, ma progressivamente ne trasformano l’esistenza. Soffocato dalla sua ambizione, sposa Daniela per calcolo politico, tradisce i suoi ideali e sprofonda nella corruzione ed in equivoci legami. Liccasarda vive da protagonista varie fasi della vita politica italiana, con un percorso altalenante. Quando le sue sorti sembrano precipitare definitivamente, la sua fedele amica Fortuna lo soccorre, lo salva e lo rilancia. 

Un libro divertente, avvincente, che stupisce perché l’orizzonte si sposta di continuo, narrando la dolente e magnifica parabola umana di un personaggio immenso nella sua discrezione. Romanzo breve, intelligente, colto, appassionante, incalzante, dove la finzione, il falso e l’invenzione hanno la meglio sulla realtà, sull’equità, sul buonsenso, lasciando poco spazio alla speranza. Uno sviluppo narrativo tagliente, diretto, sottile, che a tratti fa persino sorridere. 

L’autore è un grande maestro del narrare, i suoi personaggi si muovono nelle pagine quasi con coscienza propria; ne sono una prova i dialoghi fitti ma scorrevoli. Il Presidente Liccasarda ha la spregiudicatezza e la strumentalità del Principe machiavellico, ma mostra anche il culto del particolare e la discrezione guicciardiniana. A tratti somiglierebbe persino a qualche leader contemporaneo: potrebbe essere la fotocopia spelacchiata di Trump; appare travolgente con le donne come Berlusconi; impassibile e inossidabile come Andreotti. Per non parlare dei Monsignori e dei Calogero Cicala di cui il protagonista si circonda…

Il linguaggio è fluido e incisivo, la descrizione attenta e particolareggiata della realtà. Il ritmo serrato e lo stile accattivante lasciano il lettore con il fiato sospeso.

Enzo Randazzo è nato a Sambuca di Sicilia dove vive con la sua famiglia. È stato docente di Italiano e Latino e Dirigente scolastico, da sempre appassionato di scrittura. Si è dedicato alla poesia, alla narrativa, al teatro e alla saggistica. Tra le sue ultime pubblicazioni Sicilia my love, ed. Medea (2014), Kaleidoscopio, ed. Medea (2017), e L’amore malato, ed. Carthago (2018). I suoi testi sono inseriti in numerose antologie di letteratura contemporanea e gli sono valsi premi letterari e riconoscimenti alla carriera.